Abbarbicati all'Edera
Ce li ricordavamo sempre attaccati a qualsiasi stormir di foglia purché profumasse di edera. A livello locale votavano PCI ma alle politiche nazionali, sostenevano La Malfa, Spadolini e Pattuelli.
Al
governo con la DC predicavano la concorrenza, la liberarizzazione e
l'Europa unita ma se tentavi di sciacquarti i piedi, alla fontanella,
apriti cielo! Non parliamo poi della sera sul lettino di legno con
la biondina svedese.
Erano
i padroni della spiaggia, quelli che di anno in anno lottavano per
farsi dare le concessioni confinando gli spazi di spiaggia libera
verso gli scarichi delle fogne.
Dopo
60 anni l'unico pezzo di spiaggia libera a Rimini, gli altri non
fanno massa, è rimasto confinato a ridosso degli scarichi del porto
con il fondale limaccioso creato da acqua di scarico per bagnanti
senza soldi.
Erano
gli unici esentati da qualsiasi fattura o scontrino fiscale.
Dichiaravano redditi da cameriere e compravano, ogni anno a fine
stagione, l'appartamento in centro. Le tasse, semplicemente, le
scucivamo gli altri con la complicità dei sindacati maggiormente
rappresentativi.
I
confederali, tutti nessuno escluso, a primavera sotto una bella
pennellata alla gabina coprivano le tasse dei bagnini
scaricandole sul lavoro dipendente delle grandi industrie del nord.
La
tanto invocata Europa unita repubblicana e con essa anche la
Bolkestein, è arrivata ma a quanto pare anziché prevedere la
concorrenza al pagamento delle tasse per lo sfruttamento di un bene
pubblico quella direttiva accarezza l'ipotesi del ricambio degli
operatori di spiaggia.
Al
posto del nostro sibilo romagnolo il turista potrebbe essere accolto
dal grande cartello: “Welcome to Johnson' S private beach”.
Forse
non importa sapere chi sia a non dover pagare le tasse per i prossimi 30 o
75 anni; basterebbe stabilire che a chi non paga non potrà essere
rinnovata la concessione.
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