martedì 25 luglio 2017

La lunga lotta di Sposetti per la libertà


Gia nel 2015 il compagno Ugo Sposetti si era stizzito per una ipotesi di delibera degli uffici di presidenza di Camera e Senato che prevedeva la cessazione dei trattamenti previdenziali a quei parlamentari condannati in via definitiva. A quel tempo l'Onorevole tuono':
"Perché - cambiare le regole per donne e uomini che hanno lavorato con quelle regole in atto? Io cambio le regole all’inizio della mia attività lavorativa, all’inizio della legislatura: io so che sto dentro questo recinto, quando inizio un impegno lavorativo e professionale, e che sto dentro queste regole". "Ritengo che i membri del Consiglio di presidenza si trovino di fronte ad un diritto inalienabile, un diritto acquisito, un diritto che matura con il versamento dei contributi del lavoratore e dell’azienda, un diritto alla sopravvivenza. Per chi ha fatto solo quel lavoro, scatta un diritto alla sopravvivenza"!
A quel tempo, a dare man forte, scese in campo anche il compagno Mastella e oggi come allora i due travolti da un insolito destino si ritrovano uniti in difesa del vitalizio pensionistico.
Ricorderete tutti naturalmente?...Quando il compagno Mastella in quel triste dicembre del 2011, con il panettone strozzato, giù per il gargarozzo, con appello pubblico e manifesti affissi pagati di tasca propria supplicò il compagno Sposetti di non votare la legge Fornero. Lasciate stare il ricordo! L'appello non c'è mai stato! Quello che invece vi fu e dovreste ricordarlo fu appunto il voto favorevole del compagno Sposetti a quella legge.
Oggi Ugo scomoda Gramsci, Berlinguer, Togliatti, Turati e non si sa chi altri dimenticando che i compagni citati mal si conciliano con gli Sposetti e i Mastella di turno, i quali anziché fare gli interessi del popolo, si sono sbracciati nel votare a favore di una legge che i capitalisti hanno fortemente voluto.
La legge Monti-Fornero altro non è servita che a sottrarre danaro a chi lavora per tentare di ridistribuirlo alle assicurazioni private.
In virtù di cosa Sposetti pretende il vitalizio?
Perchè Sposetti continua a parlare di sopravvivenza confondendo le 638,33 Euro di pensione mensile, compresa l'integrazione al minimo, con il vitalizio di chi ne prende 12.000 mila? Qual'è il nesso di dignità dopo aver preso stipendi da 20.000 mila euro mensili pretenderne 12 mila di vitalizio? Quali diritti ha difeso Sposetti?
Se dovessimo giudicare in virtù della tanto votata legge Fornero, il novello Gramsci, non merita neanche la minima.

Nuvola Rossa 25 Luglio 2017

domenica 28 maggio 2017

SCAVALCO A SINISTRA




SCAVALCO A SINISTRA

All’ ILVA di Genova, in quello che un tempo poteva essere a buona ragione considerato uno dei templi dell’operaismo italiano, le campane del capo della cristianità hanno suonato: ...Dev’essere chiaro che l’obiettivo vero da raggiungere non è il “reddito per tutti”, ma il “lavoro per tutti”! Perché senza lavoro, senza lavoro per tutti non ci sarà dignità per tutti...” Se per la chiesa l’obbiettivo del secolo scorso era rovesciare il comunismo con questo Papa del XXI secolo a sorpresa torna al centro, dopo alcuni anni di ubriacatura ideologica, il tema del lavoro.
Ascoltare il Papa su un tema per antonomasia ad appannaggio di ogni comunista che si rispetti, se da un lato riapre le ferite della sconfitta, dall’altro mostra come la santa alleanza, tra la chiesa cattolica e il turbo capitalismo sfociato nella finanziarizzazione dell’economia, subisca oggi una battuta d’arresto. Forse è ancora presto per parlare di frattura ma le migliaia di disoccupati che si aggirano per l’Europa sono il frutto anche di questa macchiavellica alleanza. L’alleanza oltre ad aver piegato buona parte dei comunismi ha prodotto anche alcuni effetti collaterali che col tempo per la chiesa cattolica potrebbero risultare fatali. Tra le tante di cui ci si lamenta, la crisi più pesante forse sta sulla soglia di Pietro. Il clero praticamente sta scomparendo e i paesi dell’est che nelle speranze avrebbero dovuto fornire nuova linfa per le vocazioni si sono rivelati praticamente inutilizzabili. Sul fronte dei fedeli i continui scandali tra cui alcuni veramente odiosi come quelli che annoverano le violenze sui bambini, hanno portato ad un allontanamento continuo di molti credenti laddove per molti anni, in alcune diocesi soprattutto degli Stati Uniti, i casi di pedofilia rasentavano il fenomeno di massa. E Che dire poi dei continui scandali finanziari? Se con Paul Casimir Marcinkus i soldi furono utilizzati per finanziare l’opposizione al Partito Comunista oltrecortina, negli anni successivi alla caduta del muro, molti di quei denari furono adoperati fin troppo allegramente dai vari cardinali per ristrutturare appartamenti, intestare attici a parenti e amici e organizzare feste di gala. Insomma nell’indifferenza generale, negli ultimi anni, la chiesa cattolica, approfittando anche della malattia di Karol Wojtyla, s’è avvicinata pericolosamente alle porte dell’ inferno.
Una crisi senza precedenti che rischia di travolgere la chiesa di Roma con la prospettiva in Europa di vedere trionfare le posizioni Anglicane e Protestanti.
Si è molto ironizzato sul doppio papato ma il capolavoro di una chiesa a due teste ha evitato il tracollo; di questo ne sono consapevoli sia Joseph Ratzinger che Mario Bergoglio ma il discorso di Papa Francesco a Genova è un passo successivo e aggiunge una novità inedita: il tentativo a sorpresa di rimarcare e dividere i destini dall’alleato spirito capitalista. All’ennesima offerta da parte del capitale di calmare gli animi degli sprezzanti populismi attraverso un reddito di cittadinanza, la chiesa cattolica riscopre la dignità del lavoro
...Senza lavoro, si può sopravvivere; ma per vivere, occorre il lavoro. La scelta è fra il sopravvivere e il vivere. E ci vuole il lavoro per tutti...” Se il maggior alleato del capitale a partire dagli anni 80’ riporta al centro la dignità del lavoro significa che anche i comunisti hanno l’obbligo di riorganizzarsi e che ogni sconfitta per un comunista non può mai essere quella definitiva.
Nuvola Rossa 28 Maggio 2017

martedì 4 aprile 2017

24 ore di passione


24 ORE DI PASSIONE

Il Sole 24 ore, giornale di confindustria la voce del padrone per antonomasia è fallito!
Articoli sperticati su come dovrebbe andare l’economia, su come i lavoratori vadano alimentati a bastone e carota, su come i fondi pensione privati italiani siano i migliori al mondo, su come sia necessaria la competitività degli altri con le ricette buone per ogni programma televisivo, senza naturalmente dimenticare le lodi all’abolizione dell’art. 18 e le odi al “Jobs Act” di renziana memoria.
Più che il giornale dei padroni pare il giornale dei padroncini. Il buco è enorme dati ufficiali non se ne vedono ma minimo siamo ad 80 milioni di euro di debiti pompati da copie digitali vendute in Africa financo dove non arriva la luce elettrica.
Al centro dell’indagine una presunta fittizia sottoscrizione di qualche migliaia di abbonamenti digitali con dieci persone indagate per false comunicazioni sociali e appropriazione indebita da circa 3 milioni di euro. Gli indagati comprendono, tra gli altri, l’ex direttore Roberto Napolitano, l’ex presidente Benito Benedini e l’ex amministratore delegato Donatella Treu, già figlia dell’ex ministro del lavoro di centro-sinistra Tiziano.
Un album di famiglia niente male favorito da alcuni sedicenti industriali che per campare si fecero nominare presidenti di una banca pubblica quale la banca Nazionale del Lavoro.
Ma non facciamoci illusioni nonostante tutto dopo 24 ore, a dispetto dei cittadini, il sole splenderà ancora; i debiti non si restituiscono a 0,30 centisimi di Euro a copia e va da se che questi industriali li avremo sul groppone ancora per molto tempo.
E’ già successo che la cassa di previdenza dei dirigenti industriali bella che fallita è dovuta finire dentro il calderone INPS sulle spalle dei lavoratori per mascherare le perdite.
C’è solo un modo per non pagare: chiudere il sole 24 ore e licenziare, senza cassa integrazione, tutti quei giornalisti che per piaggeria hanno scritto contro chi semplicemente tentava di fare il proprio lavoro.

Nuvola Rossa 4 Aprile 2017

sabato 25 marzo 2017

CEE...La Comunità Economica Europea


 







Che la pace in Europa sia dovuta alla firma dei trattati di Roma è una barzelletta come quella della liberazione dei campi di sterminio dal giogo nazista per opera degli americani!
La pace in Europa in questi lunghi anni fu esclusivamente dovuta alla sconfitta della Germania nazista e dell’Italia fascista per opera dell’Armata Rossa. il Partito Comunista mise sul piatto della seconda guerra mondiale venticinque milioni di morti allorquando, chiudendo la partita con il dittatore tedesco Adolf Hitler, sul “Reichstag" sventolò bandiera rossa.
La conseguenza della caduta del muro di Berlino è una recrudescenza di nazifascismi testimoniati sia dalla costruzione del muro di Calais, sia dal muro austro-ungarico al confine con la Serbia. Ma a quanto pare anche la ex Germania occidentale a Monaco di Baviera, presa da un attacco di nostalgia, rimpiange la DDR.
Il muro antimigranti a Monaco di Baviera rappresenta il futuro di quest’ Europa che continua a spendere i soldi dei lavoratori per mantenere i propri privilegi.


Nuvola Rossa 25 Marzo 2017

domenica 12 marzo 2017

IATEVENNE!


IATEVENNE!

Cosa cavolo si aspettava il Salvini di turno? Fiori rosa in un cesto di fiori di pesco!?
La lega Nord, dopo aver insultato per anni i napoletani, i terroni, quelli che... secondo le loro elucubrazioni, erano la fonte di tutti i mali italiani comprese le tangenti Enimont intascate dal tesoriere Pattuelli per conto del mitico “senatur”, si proprio quella lega s’è inventata una comparsata alla mostra d’oltremare a Napoli: naturalmente non contenti, i leghisti, si sono atteggiati anche a vittime di una democrazia non in grado di garantire il diritto a manifestare.
La vergine Salvini, che per la scrivania di assistente parlamentare al parlamento europeo, scelse proprio il fratello del “senatur” sig. Franco Bossi, non ha neanche lontanamente pensato che prima di farsi vedere in quel di Napoli sarebbe forse stato meglio restituire, anche solo simbolicamente, parte di quelle tangenti con cui è riuscita a tirare avanti.
Con quale autorevolezza credibilità e onestà intellettuale parla l’onorevole Salvini?
Con quale autorevolezza, credibilità e onestà intellettuale i direttori dei giornali: “Corriere della Sera”, “Libero”, “Il Giorno”, “Il Giornale”, “La Stampa” e “il Sole 24 ore”, pagati profumatamente con soldi pubblici mascherati da introiti pubblicitari, continuano a mettere sullo stesso piano, la Città di Napoli con l’arroganza di quattro “Schei”?...Quando sanno benissimo che quello successo ieri a Napoli ricorda più la rivolta dei bambini contro i nazisti nelle quattro giornate piuttosto che una disputa ottocentesca tra savoiardi e neoborbonici.
Nonostante la cultura, i soldi, e l’industrializzazione, al Nord non è mai successo che un intero popolo abbia avuto il coraggio di affrontare a viso aperto il nemico Nazista.
E’ questo quello che rode a questa borghesia che allora come oggi si porta il rimorso di aver fatto da viatico per la diffusione del fascismo nell’Italia settentrionale e meridionale.
Nuvola Rossa 12 Marzo 2017