Ma
cosa cavolo gli è saltato in mente a quel povero direttore di
chiedere un centesimo dovuto quando all' INPS manager, direttori
generali e compagnia pensionistica sono impegnati in una estenuante
campagna di svendita delle pensioni pubbliche? Certamente un
temerario o peggio un onest'uomo che non ha capito come funzionano le
cose.
Se
avesse mandato a casa una bella lettera magnificando le sorti dei
nuovi fondi pensioni complementari: Sirio, Perseo, o Espero
certamente sarebbe stato premiato!
Purtroppo
così non è stato ed è forse anche per questo che dalla sera alla
mattina, per un centesimo, il malcapitato si è ritrovato sbattuto a
cento km di distanza in quel di Bologna.
Meglio
non immaginare se la contabilizzazione anziché di uno, per errore,
fosse stata di 10 centesimi cosa sarebbe successo; morale delle
favola Il dott. Alessandro Romano ha rischiato il confine svizzero!
Quelli
che non rischiano il confine sono i caporioni che si sono affrettati
a sostenere, subito dopo l'accaduto, l'assurdità della vicenda
spiattellando come sotto i 12 Euro, l'INPS ha previsto, da anni, una
procedura per cui i rimborsi non debbano essere richiesti.
Supponiamo
si tratti di un programma informatico che escluda la stampa delle
lettere di riscossione per gli importi inferiori ai 12 Euro e se così
fosse sarebbe interessante sapere quanti soldi vengono spesi all'INPS
di Rimini per i programmi informatici e soprattutto chi fornisce
questi programmi informatici diversamente non riusciamo ad immaginare
il direttore di turno chiuso nell'ufficio con i manicotti neri che
spulcia, calcolatrice alla mano le migliaia di posizioni
previdenziali alla ricerca dei fatidici 12 Euro.