mercoledì 23 ottobre 2013

Per un “cent” Martin perse la cappa



Ma cosa cavolo gli è saltato in mente a quel povero direttore di chiedere un centesimo dovuto quando all' INPS manager, direttori generali e compagnia pensionistica sono impegnati in una estenuante campagna di svendita delle pensioni pubbliche? Certamente un temerario o peggio un onest'uomo che non ha capito come funzionano le cose.
Se avesse mandato a casa una bella lettera magnificando le sorti dei nuovi fondi pensioni complementari: Sirio, Perseo, o Espero certamente sarebbe stato premiato!
Purtroppo così non è stato ed è forse anche per questo che dalla sera alla mattina, per un centesimo, il malcapitato si è ritrovato sbattuto a cento km di distanza in quel di Bologna.
Meglio non immaginare se la contabilizzazione anziché di uno, per errore, fosse stata di 10 centesimi cosa sarebbe successo; morale delle favola Il dott. Alessandro Romano ha rischiato il confine svizzero!
Quelli che non rischiano il confine sono i caporioni che si sono affrettati a sostenere, subito dopo l'accaduto, l'assurdità della vicenda spiattellando come sotto i 12 Euro, l'INPS ha previsto, da anni, una procedura per cui i rimborsi non debbano essere richiesti.
Supponiamo si tratti di un programma informatico che escluda la stampa delle lettere di riscossione per gli importi inferiori ai 12 Euro e se così fosse sarebbe interessante sapere quanti soldi vengono spesi all'INPS di Rimini per i programmi informatici e soprattutto chi fornisce questi programmi informatici diversamente non riusciamo ad immaginare il direttore di turno chiuso nell'ufficio con i manicotti neri che spulcia, calcolatrice alla mano le migliaia di posizioni previdenziali alla ricerca dei fatidici 12 Euro.

sabato 5 ottobre 2013

Desperatorum hominum flagitiosi greges


Desperatorum hominum flagitiosi greges”
Cicerone

Quando a scuola scoppiò la rivolta contro quel vecchio professore di latino, pace all'anima sua, che si ostinava a farci fare non solo le traduzioni dal latino all'italiano ma anche le versioni dall'italiano al latino, dobbiamo ammetterlo: aveva ragione lui! Al tempo non capivamo l'utilità della pratica e semplicemente, il professore, dopo aver sentenziato l'utilità futura dell'attività chiudeva: “chi si rifiuta per me è un somaro e tale rimane!”
Potevamo noi immaginare che per truccare i concorsi, e ingannare il maresciallo in ascolto alcuni professoroni universitari si sarebbero scambiati le cattedre nella lingua di Cicerone..? Certo che no!
Se poi alcuni di questi sono stati pure investiti dal duo Enrico & Giorgino quali saggi per riscrivere nientepopodimeno che la Costituzione italiana, ragazzi, se volete un posto smettete di studiare l'inglese e buttatevi su Tito Livio.