domenica 27 maggio 2012

La fantasia di Santa Rita


La fantasia di Santa Rita
Più che tecnici al governo pare avere dei fantasisti.
La sensazione di un misto comico burlesque che ogni tanto spara e poi come se nulla fosse la crisi che tutto copre riporta a normali valori è ormai realtà. Che questi tecnici fossero incapaci lo hanno già sperimentato i cosiddetti esodati ovvero quel “manipolo” di uomini e donne infilati nel limbo rimasti senza pensione e senza lavoro di cui la Ministra non sa neanche quanti siano. Sarà tutta na roba tecnica ma se non capiscono nulla loro che hanno le calcolatrici figuriamoci noi che dobbiamo fare i conti con le dieci dita. Sugli esodati la prima sparata era di 65 mila! Ma la cifra si è rivelata subito sbagliata mancava la moltiplicazione per almeno per tre nella migliore e per quattro nella peggiore delle ipotesi. A quel punto la maestrina ministra si è stizzita e mai avrebbe immaginato che una moltiplicazione creasse tanta confusione: “...la crisi ha generato un numero di esodati difficile da calcolare...” poi ha capitolato: “...Le persone in questione – ha spiegato – “sono molte di più dei conti fatti inizialmente dal governo...”. Ma sul finale, a sorpresa, dopo un tavolo tecnico tra INPS, governo e chissà chi il numero come per magia è tornato a 65 mila.
Un'altra sparata tipica dei tempi che stiamo vivendo riguarda ancora la nostra Amata che al convegno del 25 maggio 2012 dal titolo: "Autonomia delle persone con disabilità: un nuovo contributo per assicurarla". Ha sentenziato: "...Non si può pensare che lo Stato sia in grado di fornire tutto in termini di trasferimenti e servizi...". “Sia il privato che lavora per il profitto sia il volontariato no profit sono necessari per superare i vincoli di risorse. Il privato, in più del pubblico, possiede anche la creatività per innovare e per creare prodotti che aiutino i disabili...” e ancora: “...Per evitare accuse di raggiro o frodi, il ruolo pubblico dovrebbe dare credibilità inserendosi nella relazione tra la persona e il mondo assicurativo. C’è bisogno di innovazione finanziaria e creatività...” Finanza? Creatività? Disabili? Assicurazioni? Sarà mica che non avendo il coraggio di dire che la sanità va privatizzata per dare i soldi alle assicurazioni si vuole iniziare proprio dai disabili perchè non in grado di difendersi? Dopo la sparata la ripresa: «il binomio pubblico – privato è oggi più che mai necessario per superare i vincoli di risorse». «Il privato può avere anche quella fantasia creativa per innovare i prodotti assicurativi e finanziari e naturalmente non penso a quella creatività finanziaria che ha portato all’attuale crisi». Ma a quale fantasia creativa privata si riferisce? Sarà mica la fantasia di Santa Rita? La clinica dove tra il 2005 e il 2007 ben 14 persone tra primario, medici e amministrativi avrebbero eseguito 83 interventi nella migliore delle ipotesi completamente inutili; decorticazioni soprattutto di polmoni e mammelle, unicamente per chiedere il massimo dei rimborsi in aggiunta alla decina di pazienti con tubercolosi curati con l'asportazione del polmone senza dimenticare i casi in cui sono state asportate mammelle a donne in giovane età, senza motivo, quando sarebbe bastata la semplice asportazione di un nodulo. Quando entreranno in gioco le assicurazioni private succederà l'esatto contrario: casi gravi verranno rimborsati come semplici appendiciti.
Che le assicurazioni private si prendano cura dei disabili è una fantasia esclusiva della nostra ministra a meno che dietro questa fantasia non si nasconda l'intenzione di finanziare le assicurazioni con le pensioni di invalidità e gli assegni di accompagnamento.

♫ Era meglio morire da piccoli...♫???


Era meglio morire da piccoli...♫???
Anche nella nostra provincia, con la scusa della crisi qualcuno continua a marciare compatto e allineato.
Per chi non se ne fosse ancora accorto l'aumento del 3,5% dell'assicurazione auto e moto quest'anno dalle nostre parti è merito della Provincia di Rimini.
Pochi spiccioli certo ma che distribuiti su 300 mila auto sono un bel gruzzoletto.
A titolo d'esempio per 600 Euro di assicurazione ci tocca sganciare più di 20 Euro. Una pizza e una birra che ci toccherà pagare pur non avendo invitato nessuno.
Ma si sa come insegna il Vescovo le predicche non sono mai abbastanza e se vogliamo continuare a sentire quelle della provincia tocca pagare.
A cosa servano quei 20 Euro ognuno può valutarlo da se ascoltando e guardandosi attorno.
Non era certo meglio morire da piccoli ma a quanto pare pure farsi prendere per il culo da grandi ha il suo prezzo.

giovedì 17 maggio 2012

"Fu un'orgia di aggiotaggio, di truffe finanziarie, di avventurose Società per Azioni. Ne risultò una rapida concentrazione del capitale tramite l'espropriazione delle classi medie e si allargò il fossato fra classe capitalista e classe operaia. Tutta l'infamia del regime capitalistico, che poté dare libero corso alle sue inclinazioni naturali, si scatenò senza resistenze. Fu del tempo stesso un'orgia di lusso e di corruzione, uno splendore corrotto, una bolgia di tutte le basse passioni delle classe superiori. Questa forma ultima del potere di governo ne era al tempo stesso la più prostituita. Fu un saccheggio sfacciato delle risorse dello Stato da parte di una banda di avventurieri; fu la serra calda per un enorme debito pubblico, fu l'apogeo della prostituzione, una vita artificiosa fatta di false ostentazioni. Il potere di governo, coperto di lustrini da cima a fondo, sguazzava nel fango.."
Karl Marx

lunedì 7 maggio 2012

Merde!


La vittoria di Hollande è stato un duro schiaffo a Bersani, Alfano e Casini.
Il trio che come topi nella stiva si era già affrettato a saltare sulle scialuppe di salavataggio offerto dal pertugio che i sondaggi avevano aperto sulla sconfitta certa di Sarkozy sono preoccupati per le ripercussioni che la vittoria dell' ”uomo qualunque” francese avrà in Europa.
Tutta la strategia studiata e propagandata si è spiaccicata in una domenica qualunque sulla scheda elettorale francese.
Un vero peccato perchè se anche Hollande anziché battersi per vincere le elezioni se ne fosse uscito agli Champs Elysees e avesse dichiarato: “non ci sto a vincere sulle macerie del paese!” Tutto sarebbe filato per il meglio e avremmo risparmiato l'ennesima figuraccia alla sinistra italiana.
Il bocconiano aveva due compiti: l'articolo 18 e la riforma delle pensioni; sulla riforma delle pensioni sappiamo come è andata sull'articolo 18 lo sapremo a breve ma questa sinistra assomiglia sempre più a quella signorina un po' civetta in viaggio per l'Europa a cui a qualcuno è bastato chiederla per averla.
Chissà se funziona:
Monti, Alfano, Bersani e Casini! Andatevene! E' la sinistra che ve lo chiede!