Chi
si illude che l'ennesima riforma della pubblica amministrazione
annunciata
dal
boy scout di Firenze possa essere realizzata a vantaggio dei
cittadini si sbaglia.
La
prova regina è data da quell'insistenza sospetta sull'agenda
digitale,
compreso
il PIN
il
Twitter e il
F
acebook
che
sa tanto di ennesima occasione per far
guadagnare
l'ennesima società,
magari
sbocciata all'impronta
con
ulteriori spese a carico delle famiglie.
Che
la pubblica amministrazione necessiti di un cambio di passo non vi
sono dubbi ma la direzione in cui questo passo
sta
per essere indirizzato
desta
preoccupazione.
Tutti
siamo ben consapevoli, compresa l'Europa, che la crisi mondiale
attuale è dovuta a quel capitalismo che attraverso la deregulation,
la flessibilità
la
compressione dei salari e la soppressione dei diritti ha potuto
depredare
anche
gli
ultimi risparmi delle famigl
i
e
italiane.
Ma
tutti continuiamo a fare finta, come durante il fascismo,
che
anziché
la libertà, il problema sia la modernizzazione del paese.
Siamo
un paese perennemente incamminato sulla via della modernizzazione ma
negli
ultimi vent'anni abbiamo dovuto perenn
e
mente
appiccicare
pezze
finan
che
sul didietro
per
giustificare
la
modernità.
Se
si capita
a
Rimini durante le
serate
del
consiglio
comunale
si
vedono almeno 3
alti
dirigenti
della
burocrazia locale
in
bellavista
schierati
che
controllano i
consiglieri comunali.
I
Consiglieri più che rappresenta
re
i cittadini
paiono pesci in un grande acquario a cui viene dosato il pastone
e
così
m
entre
Roma pontifica
i
legionari di
periferia
si
permettono il lusso di
pagare
ben
tre
dirigenti
a
mo di
badanti.
W
la modernità!