Siamo al paradosso ma negli
ultimi anni è venuta sempre più affermandosi l'idea che i politici
cioè gli uomini e le donne che sono a “capo” di organizzazioni
dotate di potere siano peggio dei loro “comandati”. Sarà perché
le debolezze di questi “capi” sono per definizione più esposte
ma pochi oggi scommetterebbero sull'onestà della nostra classe
dirigente. Classe dirigente che non è solo composta da
parlamentari, governatori, sindaci e consiglieri ma anche da tutta
quella pletora di lecchini, tirapiedi, e tecnici che una volta veniva
ricompresa nella categoria dei burocrati ma che oggi è assunta ai
valori delle cronache come il meglio della produzione dell' italietta
fascista perché, sarà che non ce ne siamo accorti, ma una delle
tante eredità di quel fascismo che ci portiamo appresso è quel
coacervo di corporazioni che spaziano nel panorama italico e che
terminano con i manicotti neri dei tecnici al governo,
Sembrerebbe, almeno al momento,
fare eccezione il fenomeno Beppe Grillo .
Sull'onestà del comico, al
momento non vi sono dubbi; con grande coraggio e un pizzico di
ingenuità Grillo ha provato a ribaltare il tavolo.
Lo ha fatto semplicemente non
più rincorrendo la televisione nel circo televisivo mediatico del
baudismo imperante del tempo come quando prese di mira i socialisti
ma semplicemente spostando la discussione su internet.
Il Beppe nazionale, dopo aver
subito l'esilio televisivo per molto tempo, ha abbracciato in pieno
la lezione Marxista sui mezzi di produzione e come un neo-marxiano
non potendo disporne di quei mezzi, poiché per definizione in mano
ai padroni, ha provato a percorrere altre strade.
Al momento la rete internet, e
tutto quanto ne consegue, sembra rispondere in maniera efficace alla
strada intrapresa ma paradossalmente gli unici a non aver compreso
che chi detiene i mezzi di produzione è il padrone sono proprio
i frequentatori della rete.
Questa incomprensione ha
attirato i grillini nella trappola televisiva mediatica ma ha anche
evidenziato come vi siano un sacco di frequentatori che sperano di
continuare a vivere di rendita facendo le belle statuine nei consigli
regionali e comunali o in televisione.
Se alle prossime elezioni
politiche il movimento 5 stelle non sarà determinante per le sorti
del paese sarà merito anche del parassitismo dei suoi seguaci.
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