Mastro Titta
Quando si
comincia a studiare il sistema pensionistico italiano pare di esser
tutti coinvolti in una grande barzelletta.
Una
barzelletta che parte da quei poveretti che magari con 500 Euro al
mese devono pagare l'affitto le bollette e un piatto di minestra con
il formaggino la sera fino ad approdare a quei pensionati che
ricevono 90 mila Euro mensili piuttosto che 40 o 34 mila per finire
ai poveretti che incassano dai 32 ai 27 mila Euro sempre mensili.
Grandi
scienziati? scopritori di penicillina e antibiotici o antitumorali
salvavita? Non scherziamo!
Mauro
Sentinelli, Felice Crosta, Giuliano Amato, Carlo Azelio Ciampi,
Lamberto Dini e chi ne ha più ne metta sono stati presentati al
popolo bue come servitori dello Stato salvo scoprirli poi fautori del
grande sistema riformista che scientificamente, non certo per un
piatto di lenticchie, a quanto pare, ha impoverito la maggior parte
della gente che materialmente si recava a lavorare.
Per
“LorSignori” pensioni da nababbi; per tutti gli altri quello che
ognuno può scientificamente ammirare nel proprio portafogli.
Ma per
ricevere così tanto di pensione e se
scientificamente conveniamo che Gesù non è morto dal freddo,
dobbiamo necessariamente postulare che il datore
di lavoro di questi personaggi ha ricevuto molto più di quanto
abbiano L'orSignori servito. Ciampi, Amato, Dini sotto le fanfare
della stampa sono stati i maggior protagonisti riformisti delle
pensioni degli italiani una barzelletta che continua visto che oggi e
solo oggi scopriamo che le nostre pensioni
sono affidate ad un MastroTitta qualsiasi plurincaricato e condannato
dalla magistratura Italiana.
Forse si
tratta semplicemente di una questione di fiducia
ma provate a presentarvi al prossimo concorso pubblico INPS
dichiarando di essere stati
condannati a due anni e
dieci mesi per falsità ideologica, falso materiale e corruzione
nella compera degli esami di
“Diritto privato” “Diritto della navigazione” e “Tecnica
industriale e commerciale”.
Voi non lo immaginate ma i vostri datori di
lavori potrebbero forse trovare la cosa interessante.
Si
parla tanto e da tanto di grandi riforme. La doppia lettura di
Camera e Senato delle difficoltà insormontabili frapposte dalla
democrazia e della necessità non di uno ma di ben due BENEDUCE per
risollevare le sorti del paese ma i
sollevatori condottieri quando in quattro e
quattr'otto il tandem
Monti-Fornero fece la riforma
delle pensioni, a quanto pare, erano impegnati
nell' ennesima
strategia della supposta.
In che mani
siamo? Noi non lo sappiamo ma se i nostri padroni la scelta l'hanno
fatta una
ragione ci sarà.
Forza
Mastro Titta! Non essere timido! Parla!
Non far lo stupido stasera spiegaci
perché il padrone si è così
fidato di te. Potrebbe
essere un'occasione e come dice una pubblicità: "la
dignità non ha prezzo per
tutto il resto c'è la supposta!
Tanto
quella supposta gira e rigira, anche questa
volta, va a finire al solito posto.
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