Comm'è
bella, comm'è bella,
'a cittá 'e Pullecenella.
'a cittá 'e Pullecenella.
Napo è tornato! A nulla sono
valse le grida di golpe strisciante del Beppe nazionale ma questa
volta Grillo ha preso una cantonata. Il golpe non c'entra nulla! Se
il parlamento Italiano ha votato un signore in età avanzata che ha
perso la memoria di un paese che in 7 anni ha svenduto il
patrimonio pubblico, ha trattato con la mafia, ha concesso migliaia
di licenziamenti, ha intascato milioni di Euro e ha indotto al
suicidio alcuni cittadini il golpe c'è già stato.
Napo è il tentativo maldestro
di un potere che utilizza figure imbalsamate per coprire di una
coltre fuligginosa la rumba dei scugnizzi.
Non serve a nulla gareggiare per
nominare il capo dello Stato quando si è minoranza. Parlamentarie,
quirinalie e web rappresentano la foglia di fico dietro cui
nascondersi per non affrontare a viso aperto quel potere. Ci vuole
una strategia comune una strategia che non confonda il fine con i
mezzi e soprattutto che non confonda entità astratte, come le
imprese, con entità concrete come uomini e donne.
Non è l'utilizzo dei mezzi di
produzione ma la proprietà che ne fa la differenza; la rete non fa
eccezione e l'illusione del suo utilizzo come mezzo di produzione
del sapere già in mano ai cittadini è un' abbaglio storico non
trascurabile. La rete non basta! In parlamento si vota e il potere ha
già deciso cosa e chi votare. Il risveglio potrebbe essere più
somigliante a quello di un Truman show che a quello di una
terza Repubblica.
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